lunedì 31 agosto 2009

IceMat1989's X0z: settimana fantastica: Avvenire, Veltroni, Marte, MJ, google news




Come ho scritto nei commenti, manca sempre l'ultima parte..uff...vabbè..cmq dicevo che mentre in america si va verso la chiusura dei giornali in carta che andranno nel web..in italia si denuncia google cercando di ritardare questo (ricordo che vendendo meno i giornali ricavano molti meno soldi anche dalla pubblicità) e anzi penalizzare la rete.Non riuscendoci con le proposte di legge si passa da strade alternative...

domenica 30 agosto 2009

Google risponde all'antitrust.ma perchè han fatto causa..e chi l'ha voluta?

E' di pochi giorni fa la notizia di un'apertura di un'istruttoria per abuso di potere dominante nei confronti di google per il servizio Google News.
E' arrivata la risposta da parte di google che vado a riportare:


"E' possibile che abbiate letto oggi sulla stampa italiana che l'Antitrust ci ha notificato un'indagine in relazione a Google News come conseguenza di una segnalazione della FIEG (Federazione Italiana Editori di Giornali). In questo momento stiamo rivedendo la notifica in dettaglio, ma nel frattempo abbiamo pensato che fosse utile fare chiarezza sul meccanismo con cui gli editori possono controllare i loro contenuti sul web.

Primo, l'obiettivo di Google News è sempre stato quello di mettere a disposizione prospettive diverse su una notizia e di portare i lettori di tutto il mondo sui siti degli editori. Noi non visualizziamo le notizie nella loro completezza, piuttosto il nostro approccio è simile a quello che adottiamo per la ricerca su web: mostriamo semplicemente il titolo della notizia, una o due righe di testo e poi il link al sito dell'editore. Insomma, giusto le informazioni utili perché il lettore sia invogliato a leggere l'intero articolo. Una volta che l'utente fa click sul link e viene reindirizzato all'articolo, sta all'editore decidere come trarre profitto dal contenuto. Il giornale può scegliere se far pagare il lettore per accedere all'intero articolo oppure può ospitare pubblicità sul proprio sito.

Chi fornisce notizie, analogamente a qualsiasi altro editore online, ha il pieno controllo sul fatto di rendere visibili i propri contenuti attraverso i servizi di Google. Quindi, se un editore non vuole essere trovato su Google.com o su Google.it o su un altro motore di ricerca, può evitare l'indicizzazione automatica utilizzando uno standard universalmente accettato, chiamato robot.txt. Gli editori hanno anche una serie di altre modalità per controllare come i loro contenuti appaiono (o non appaiono). Una di queste opzioni è per esempio quella di continuare a comparire nei risultati di ricerca di Google senza comparire su Google News. In questo caso, tutto quello che deve fare è contattarci e richiedere la rimozione dal servizio. In effetti, abbiamo incontrato diversi editori italiani e rappresentanti della FIEG proprio quest'estate per spiegare loro queste opzioni.

Noi rispettiamo i desideri dei proprietari del contenuto, ed è per questo che abbiamo fatto in modo che non far parte dei nostri servizi sia semplice. Tuttavia, quando si tratta di Google News, riceviamo di gran lunga più richieste di essere inclusi nel servizio di quante ne riceviamo per la rimozione. Questo è perché gli editori capiscono che il traffico generato da Google News, e da servizi ad esso analoghi, è un traffico di valore: Google News porta oltre 1 miliardo di click al mese agli editori di notizie, molti dei quali traggono profitti da questo traffico grazie alla pubblicità presente sui loro siti."
L'articolo originale in lingua inglese lo trovate qui

C'è da precisare che alla FIEG sono associate società come Mondadori, ADN Kronos, De Agostini...
La Mondadori di che gruppo fa parte? Fininvest
E chi fa parte anche di Fininvest? Mediaset! La stessa Mediaset che aveva fatto causa a Youtube poco tempo fa! (Youtube è di proprietà Google) Sarà un caso?

Detto questo, nell'istruttoria si legge che:
«Google News aggrega i contenuti giornalistici di una molteplicità di editori secondo criteri non pubblici regolati da un algoritmo coperto da segreto industriale». E ancora: «Le pratiche tecnologiche» utilizzate nel servizio da Google «non sono trasparenti». In questo modo il portale determina «unilateralmente la visibilità degli annunci e il livello di preminenza dato ad alcuni rispetto ad altri, potendo favorire un soggetto a scapito di un altro» nel mercato della raccolta pubblicitaria online senza prevedere una remunerazione «diretta». Non solo. Gli editori lamentano la mancata possibilità di controllo su come vengono indicizzati e resi disponibili i loro contenuti su Google News. I siti editoriali che non vogliono apparire sul servizio verrebbero infatti automaticamente esclusi anche dal motore di ricerca Google, con effettivi distorsivi sul mercato della raccolta pubblicitaria on line..(continua sul sito)

Sostanzialmente, il vero motivo per cui han fatto tutto sto casino è che i giornali non vendono più! Non guadagnano perchè non vendono e non guadagnano perchè non vendendo la pubblicità paga meno! Tutto qui!
Che la piantino di fare patetiche considerazioni e far causa a Google! Ci rendiamo solo ridicoli! In America i giornali stanno passando online..e l'ultima cosa che verrebbe in mente agli editori è far causa a Google per un servizio che aiuta solamente ad avere più visite!

RIDICOLI!

(Per Google: se mi mettete su google news, io non vi farò causa..anzi...)

venerdì 28 agosto 2009

Michael Jackson è vivo!! ah no..era solo uno scherzo..ma che burloni quelli di RTL: ecco il video del make-up dello scherzo

Ma che burloni quelli della trasmissione RTL in Germania...fare un scherzo del genere per testare quanto la gente sia credula e portata a credere a tutte le teorie complottiste più demenziali del mondo.
La cosa buffa è che pure ieri sera nei vari e serissimi TG italiani la notizia viene data con un alone di mistero.

Peccato che sia disponibile su internet pure il video del make-up del video.
Purtroppo è stato disattivato il codice di incorporamento..vabbè eccovi il link


Scherzo di cattivo gusto...ma almeno è servito per mostrare quanto certa gente sia credulona..SVEGLIATEVI!!

giovedì 27 agosto 2009

27 Agosto..tutti a vedere Marte!

E' arrivato il 27 agosto, data importantissima perchè secondo un annuncio di non si sa chi, il pianeta Marte sarà visibile quanto la Luna....
A dire la verità Marte sarà sempre lontano e visibile come sembre...cito l'articolo di Attivissimo:
Ha ripreso a circolare un appello secondo il quale il prossimo 27 agosto a mezzanotte e mezza ci saranno "due lune nel cielo": "il pianeta Marte sarà il più luminoso nel cielo stellato", dice l'appello, e "sarà grande quanto la luna piena".

Giustamente qualcuno s'è chiesto: ma non è che un pianeta che s'avvicina così potrebbe fare dei danni? Alterare le maree, obbligare gli astrologi a riscrivere gli oroscopi e altri disastri del genere?

Niente panico: la storia gira almeno dal 2003 ed era in gran parte sbagliata già all'epoca. Il 27 agosto prossimo Marte non sembrerà affatto grande come la Luna, perché sarà a circa 243 milioni di chilometri, come al solito, a farsi i marzianissimi fatti suoi. Se volete il dato preciso, potete chiederlo al nuovo oracolo di Internet, Wolfram Alpha.

L'equivoco sulle dimensioni paragonabili a quelle della Luna nasce dal passaparola distorto tipico delle catene di Sant'Antonio: la notizia astronomica originale era reale e diceva che Marte il 27 agosto del 2003 (non del 2009) sarebbe stato grande come lo è la Luna piena ad occhio nudo se visto attraverso un telescopio da 75 ingrandimenti. La precisazione del telescopio s'è persa per strada. I dettagli della vicenda sono in questo articolo.
Oltre a questo, ho trovato anche interessante la risposta trovata su Yahoo Answers dell'utente The Best:

è una cavolata perchè si vedrebba grande anche oggi stesso...
"Il 27 di agosto, a mezzanotte e 30 minuti, guarda il cielo. Il pianeta Marte sarà la stella piu brillante nel cielo. Sarà grande quanto la luna piena, marte si troverà a 55,75 milioni di km dalla terra. Non te lo perdere. Sarà come se la terra avesse due lune. La prossima volta che un fatto come questo torni ad esserci sarà nel'anno 2.287. Condividi questa informazione. Nessuno che è vivo oggi potrà tornare a vederlo"

Questo è quanto scritto su FB
______________________________________…

Circola un messaggio che annuncia un "avvenimento epocale da non perdere". Ci saranno "due lune nel cielo" il 27 agosto prossimo, a mezzanotte e mezza: "il pianeta Marte sarà il più luminoso nel cielo stellato" e "sarà grande quanto la luna piena". L'evento andrebbe visto perché si ripeterebbe soltanto nel 2287.


Ecco un esempio di testo dell'appello, che circola in francese con preambolo italiano:


DEUX LUNES DANS LE CIEL

DATE A RETENIR : 27 Août 2009
DEUX LUNES DANS LE CIEL
Le 27 aout prochain, à minuit 30 minutes, regardez dans le ciel.
La planète Mars sera la plus brillante dans le ciel étoilé.
Elle sera aussi grosse que la pleine lune, bien que Mars soit à 34,65
millions de Miles de la Terre. Soyez donc certains de ne pas manquer cet
événement ...
Cela nous apparaîtra, à l'oeil nu, comme si la Terre possédait 2 Lunes !!!...
La prochaine fois que cet événement se reproduira sera en l'année 2287!

Partagez cette information avec tous vos amis car PERSONNE en vie
aujourd'hui ne pourra voir cela une seconde fois ...


L'appello è irrimediabilmente fasullo. Si tratta di una versione riconfezionata e aggiornata di una storia che gira almeno dal 2003 e che era in gran parte sbagliata già all'epoca. Non ci sarà nessun appuntamento celeste particolare il 27 agosto prossimo e Marte non sembrerà affatto grande come la Luna. La foto qui sopra mostra una occultazione reale (Marte e Luna visivamente vicini nel cielo) che permette di confrontare le dimensioni apparenti dei due corpi celesti.

Il 27 agosto 2003 (non 2009) l'orbita di Marte portò effettivamente il pianeta rosso alla massima vicinanza alla Terra degli ultimi 60.000 anni, ma rimase comunque a 56 milioni di chilometri (rispetto ai 400.000 circa della Luna, per avere un termine di paragone). In quell'occasione, sei anni fa, era effettivamente più grande e luminoso della media, ma soltanto se visto in un telescopio, ma non era assolutamente confrontabile con la Luna piena.

Inoltre Marte si trova a distanze paragonabili ogni 15-17 anni circa: quello del 2003 fu semplicemente un avvicinamento massimo. Infine, la data del 2287 c'entra soltanto nel senso che in quell'anno Marte sarà ancora più vicino di quanto lo sia stato nel 2003.

L'equivoco sulle dimensioni paragonabili a quelle della Luna nasce dal passaparola distorto tipico delle catene di Sant'Antonio: la notizia astronomica originale diceva che Marte sarebbe stato grande come lo è la Luna piena ad occhio nudo se visto attraverso un telescopio da 75 ingrandimenti. La precisazione del telescopio s'è persa per strada.

Si tratta comunque di avvicinamenti normali e per nulla pericolosi: di interesse per gli astronomi, che colgono l'occasione per osservazioni più dettagliate, ma di nessuna conseguenza pratica per la vita di tutti i giorni.

Tg3
Fonti


giovedì 20 agosto 2009

Razzi nello spazio: chi vince la gara??

Ho trovato questo articolo sull'economist in cui è analizzato il numero di "razzi" mandati nello spazio dal 1999 ad oggi: soprendente è il risultato.


ON WEDNESDAY August 19th South Korea's attempt to launch its first rocket ended in failure, for the seventh time since 2002. Pressure on the country has been mounting since neighbouring North Korea claimed it had put a satellite into space in April this year. Most launches are made from countries with the well-established space programmes. As of last year, Russia had sent 245 rockets with payloads into orbit successfully since 1999, compared with America's 218, according to data from Futron, a technology consultancy. China now surpasses Europe as a base for spacecraft launches, while India and Japan send up a few every year. Israel has also put two rockets into space.



Gli USA non sono al primo posto da almeno dieci anni (tranne che per il 2003), superati infatti dalla Russa.
Soprende anche la Cina che negli ultimi anni ha superato e staccato l'Europa, segno anche questo di come il paese stia crescendo e diventando sempre di più una super potenza.
Delude il Giappone che ne ha mandati meno di 5 nell' ultimo anno, superando anche dall'India, altro paese emergente.

martedì 18 agosto 2009

Ma se venissimo attaccati dagli Zombie..

MILANO - George Romero se ne era accorto già 41 anni fa: se esistessero, gli zombie annienterebbero l'umanità. Il regista americano lo aveva detto nel suo film del 1968 (La notte dei morti viventi), film guida di tutte le successive pellicole sugli zombie e del video Thriller di Michael Jackson, e ora c'è la conferma ufficiale scientifica.
STUDIO - Matematici canadesi dell'università di Ottawa e di Carleton si sono basati sui dati biologici immaginati nei film di zombie, cioè un agente biologico non identificato riporta in vita i morti e sepolti che contagiano i viventi trasformandoli a loro volta in zombie assetati di sangue e carne umana. La ricerca è seria e quanto mai attuale, vista la diffusione dell'influenza A/H1N1, e intende in realtà studiare l'evoluzione di un'epidemia dagli effetti letali. «Abbiamo ricreato l'attacco degli zombie creando un modello basato sulle nozioni biologiche immaginate nei film di genere», spiega Robert J. Smith? (si chiama proprio così, punto interrogativo incluso - dice il professore australiano naturalizzato canadese, che l'ha aggiunto perché il nome Smith è troppo comune nei Paesi anglosassoni). «Una volta creato il modello osserviamo il risultato con soluzioni numeriche».

ZOMBIZZAZIONE - Lo studio prende in esame parametri come il periodo di "zombizzazione", cioè il periodo di tempo nel quale un umano infettato non è ancora diventato zombie. Alla fine la soluzione prospettata dai matematici canadesi è che se l'umanità non rispondesse «duramente, con attacchi frequenti e sempre di maggiore intensità», la quarantena secondo loro non darebbe molti risultati, la razza umana si troverebbe in seri guai: collasso della società civilizzata, zombizzazione dell'intera umanità o estinzione. Come nel film di Romero: gli zombie vanno sterminati senza pietà prima che possano attaccare.
SCENARIO NON CONVENZIONALE - Alla fine gli stessi autori riconoscono che lo scenario è improbabile e non va preso alla lettera, il loro intento era solo quello di portare all'attenzione un modello matematico per un tipo di infezione non convenzionale.


Se masticate bene l'inglese, qui trovate l'articolo originale con tutte le formule e le spiegazioni scientifiche.

Fantascienza, ok, anche perchè alla domanda "Gli zombie esistono?" chiunque risponderebbe: ovviamente no!
Ma lo studio pone un'altra domanda, ovvero: "Se gli zombi esistessero, noi umani riusciremmo a sopravvivere?"..la risposta sarebbe no.
A cosa serve tutto questo? A vedere in un'altra ottica che conseguenze potrebbe avere una grossa epidemia (pensamo alla suine flu), e prendendo come esempio il virus che fa tornare in vita i morti rendendo zombie le persone, questo ha attirato l'attenzione della gente...è stata una sorta di operazione di marketing che avvicina la gente ad uno studio scientifico importante che altrimenti sarebbe passato senza lasciare traccia.


Ah..un virus che resciuscita i morti (per adesso) non esiste....


mercoledì 12 agosto 2009

Grillo 168: Lo scudo della rete



Io vorrei tornare sull’argomento della querela, che fa parte ormai della mia vita professionale da anni. Mi ricordo che c’era un socialista in galera che mi diceva sempre: ”Appena esco di galera ti querelo!”. Ora i tempi sono molto cambiati. I socialisti al confronto erano dei bambini piccoli. Oggi c’è una tendenza incredibile. Possono succedere delle cose inimmaginabili. Un assassino tra condizionali, tra indulto e tra tutto può uscire di galera e, se tu ne fai menzione ricordando il fatto su un giornale o su un blog, o sulla Rete, puoi venire querelato dall’assassino. E ti chiede dei danni, magari milioni in danni. Il querelato rischia sempre una pena superiore al querelante.
Ora togli la parola “assassino” e mettici “bancarottiere”, “truffatore”, “mafioso”, il concetto non cambia. Rischia sempre di più chi dice la verità, magari come faccio io o come fate voi, che la gridate ogni tanto la verità.
Viviamo in un Paese stranissimo, dove un ometto come Schifani, protetto da Lodo Schifani e poi Alfano, può denunciare un giornalista come Travaglio, perché Travaglio espone dei fatti in televisione.
Quello che rischia più di tutti oggi siamo noi, della Rete. È la Rete. Come si fa a imbavagliare la verità? Ci sono milioni di post, milioni di filmati, milioni di commenti. Ci sono tre strade per imbavagliare la Rete, tre strade.
La prima è coi tentativi, ad agosto: 14, 18, 16 agosto. Emendamenti, sub-emendamento dell’emendamento. Modificare la legge sull’editoria, come hanno fatto questi squallidi di Levi, la Carlucci, D’Alia. Mi ricordo Gentiloni che diceva: ”Non me ne sono accorto, perché stavo giocando a tennis con Ermete”. Ministri che non si accorgono di queste cose. La Rete se ne accorse e bloccammo, assieme a tutti i blogger, queste iniziative.
Oppure si può fare in altro modo. Mettendo la Rete in condizione di non operare. Come nel Quarto Mondo. 3000 comuni non hanno l’ADSL, per fare il WiFi devi gridare a voce, c’è più velocità e più Rete in un’isola qualsiasi dell’Oceano Indiano che non in Sardegna. Quindi siamo già nel Quarto Mondo quanto a comunicazione.
Oppure l’altra cosa è la diffamazione. Scrivi una cosa e sbagli un articolo, una virgola, metti tra virgolette una frase malmessa, ecco che scatta la diffamazione con milioni di danni. Questa è intimidazione: colpirne uno per colpirne cento. Scatta la querela. Questa famosa querela. Querela fatta dai ricchi verso chi non se lo può permettere. I politici, le persone con certi mezzi possono farla; chi la subisce generalmente ha dei problemi, qualche problema finanziario.
C’è il rischio oggi che un camorrista, stando agli arresti domiciliari, ma con un bravo avvocato, possa mandare in galera Saviano. È una cosa incredibile.
Fai una causa civile e chiedi dei soldi. Mi fai una querela per un milioni di euro. Bene, se la perdi mi paghi un milione di euro. Si deve rischiare. Non si possono usare le querele così, a scopo intimidatorio.
Ecco perché ho deciso di difendere i blogger. Non perché sono un altruista o un benefattore dell’umanità. Perché la Rete è un sistema che si può auto proteggere. Come? Possiamo benissimo autoproteggerci. Abbiamo lanciato questa forma di lotta di difesa che si chiama “Lo Scudo della Rete”, dove stiamo cercando i più bravi avvocati, quelli coi contro-coglioni, che siano un po’ motivati da certe cose e che possano dare un contributo a chi viene querelato nella Rete per qualche frase, qualche virgola o virgolette.
L’iniziativa si chiama “Scudo della Rete” e fornirà l’elenco di tutti gli avvocati che saranno disponibili sia a difendere, sia a prevenire la querela mediante delle informazioni corrette.
Vedete, io ho una certa esperienza sulla querela e ho degli avvocati ferratissimi, meravigliosi. Adesso sono sei mesi che non mi querela nessuno e ci sono i miei avvocati che mi chiamano e mi dicono: ”E allora Grillo, che vogliamo fare? Non si può lavorare così!”. Bene. I miei avvocati, che sono persone abituate a questo genere di esperienza, saranno a disposizione della Rete.
Noi non molleremo mai, e voi – parlo ai blogger e alla gente che frequenta la Rete – non dovete mollare assolutamente. Perché se mollate vi querelo tutti!
Arrivederci.


Così a caldo mi sembra un'ottima iniziativa..anche se Grillo è stato querelato (giustamente)molte volte per avere insultato premi nobel, politici etc etc...

domenica 9 agosto 2009

Come mettere il plugin "Share this" o "Condividi" su Blogger

Siccome in italiano non ho trovato nulla (magari ho cercato male io) sul come mettere l'opzione di condivisione di un articolo per un blog installato su piattaforma Blogger, lo spiegherò io qui.

E' semplicissimo: basta andare a questo indirizzo, registrarsi e seguire le istruzioni (sono in inglese ma è veramente semplicissimo).
Potrete scegliere fra molti siti dove condividere i vostri articoli (Twitter, Facebook, OkNotizie, etc etc) e in più personalizzare un po' l'aspetto del vostro Share button.

Spero di essere stato d'aiuto a chi come me non riusciva a trovare il modo di mettere a disposizione questo tipo di opzione ai propri lettori.


Maggiori informazioni (in inglese) le potrete trovare qui

mercoledì 5 agosto 2009

Perchè i governi aprono inchieste sugli ufo? Mistero, 5 agosto

Perchè i governi aprono inchieste sugli ufo?Questo è uno dei temi della puntata del 5 agosto di Mistero, puntata che ho guardato per 5 min e poi ho girato..."Dreamer la strada per la vittoria" era sicuramente molto più bello.
Detto questo, i governi aprono inchieste sugli ufo perchè gli ufo non sono alieni, ma sono oggetti non identificati, ossia oggetti che non sono riconoscibili o che comunque destano sospetti.
Gli oggetti non identificati sono oggetti di studio per un semplice motivo: la nostra sicurezza.
Possono essere alieni, ma fino ad ora prove non ce ne sono, ma soprattutto, esistono veicoli militari sperimentali che devono obbligare i governi a tenere in considerazione gli ufo.
Vengono avvistati veivoli non identificati, probabilmente prototipi: bisogna sapere di chi sono e in che modo possono essere utilizzati e a che scopi.

Questo, da solo, obbliga i governi a studiarli...se poi sono alieni o no, questo è tutto da provarlo..

domenica 2 agosto 2009

Crisi crisi crisi, disoccupati, cassa integrazione..ma tutti in vacanza...

Il controsenso di questa estate: gente che si lamenta per la crisi, ma va in vacanza.
Trenta chilometri di coda, gente che gioca a calcetto per le vie di emergenza: la stessa gente che magari si lamenta della crisi...
Dov'è la crisi se vanno tutti in vacanza, se hotel e alberghi son tutti prenotati già da mesi, se ci sono code infinite sulle autostrade???