lunedì 6 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo: una tragedia che si sarebbe potuta evitare o quanto meno limitare?

Come penso e spero tutti sappiate, l'Abruzzo questa notte è stato colpito da una scossa di terremoto di 5,8 gradi della scala Richter alle 3,32 del 6 aprile (6,2 secondo il momento sismico, che misura l'energia alla sorgente) alla profondità di circa 8km..oltre a quella ci sono state decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle 4,37 italiane con magnitudo pari a 4,6.

Le vittime ad ora sono + di cento, distinate però a salire...

Quello che mi chiedo è: questa tragedia si sarebbe potuta evitare o quanto meno limitare?
Secondo me sì, poichè, in una zona sismica...perchè la gente abita nei centri storici? Nelle case che non sono assolutamente antisismiche? La maggior parte delle case e degli edifici è crollato o gravemente danneggiato, perchè la gente ci abitava??? Perchè??? La soluzione poteva essere il divieto di abitare nei centri storici!! In una zona sismica, perchè la gente abita nei centri storici? Un po' di testa! Va bene la storia, l'arte (io ne sono appassionato), ma qui si trattava di vite umane!
Una mia amica, che abita in Abruzzo mi ha contestato dicendomi che in Abruzzo tutti i paesi sono in pratica centri storici...bene...intelligenza massima allora....ma come si fa??? Sono durissimo, lo so, e non è colpa di quella povera gente, sia ben chiaro, ma o si adeguavano gli edifici, oppure si costruiva da un'altra parte! Non c'è spazio? Benissimo, in Giappone, una delle zone più sismiche al mondo, construiscono grattacieli a prova di sisma...perchè, mi chiedo, non farli anche qui? Non si vuole rischiare in quelle zone? Facciamoli in città! Perchè bisogna sempre aspettare che succedano tragedie del genere?? Perchè??? Perchè dobbiamo sempre essere gli ultimi??? V bene, l'arte, ma di fronte a vite umane, mettiamola da parte un attimo..tanto, alla fine, gl iedifici storici sono crollati, punto...La differenza è che ci potevano essere molte meno vite umani lì dentro...

2 commenti:

hajduk ha detto...

Condivido in pieno, anzi, non posso che domandarmi una volta in più perché l'essere umano agisca e viva in maniera tanto irrazionale. Abitare in una zona sismica è come giocare alla roulette russa, sperando ogni giorno che il proiettile non parta. Gli abitanti dovrebbero averlo imparato dalle esperienze del passato, dalla ciclica e periodica distruzione di quell'area. Eppure, continuano a viverci, e state pur certi che anche stavolta torneranno a casa, affidandosi alla fatalità e sperando che non arrivi un altro terremoto. Questo è l'essere umano, che costruisce capanne in riva al mare dove gli tsunami colpiscono da sempre; che costruisce città sotto i vulcani; che sforna 10 figli quando muore di fame; che fuma quando sa che morirà di cancro; che spende milioni dal dentista piuttosto che lavarsi bene i denti... Questo è l'essere umano, illogico e imperfetto, che non impara mai le lezioni della Storia e dell'esperienza. Poveri noi...

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

condivido:) è ora che iniziamo ad imparare dai nostri errori..ma nn penso che nn lo faremo mai..