Quando ho letto la notizia sul Corriere sono rimasto molto perplesso (il grassetto è stato aggiunto dal sottoscritto):
La comunità di don Benzi contro Halloween. «Il fenomeno che viene esaltato il 31 ottobre è un grande rituale satanico. Facciamo appello al mondo cattolico perché non promuova in nessun modo questa ricorrenza che inneggia al macabro e al'orrore» sostiene la Comunità Papa Giovanni XXIII. «Sappiano tutti i genitori - sostengono, con una nota, il responsabile dell'associazione Paolo Ramonda e l'animatore del servizio Antisette, don Aldo Bonaiuto - e tutti coloro che credono nei valori della vita, che la festa di Halloween è l' adorazione di Satana che avviene anche in modo subdolo attraverso la parvenza di feste e di giochi per giovani e bambini. Il sistema imposto di Halloween proviene da una cultura esoterico-satanica in cui si porta la collettività a compiere rituali di stregoneria, spiritismo, satanismo che possono anche sfociare in alcune sette in sacrifici rituali, rapimenti e violenze».
«GIORNO MAGICO PER I SATANISTI» - Halloween, sostiene l'associazione, «è per i satanisti il giorno più magico dell'anno e in queste notti si moltiplicano i rituali satanici come le messe nere, le iniziazioni magico-esoteriche e l'avvio allo spiritismo e stregoneria. Attenzione agli educatori e responsabili della società affinchè scoraggino i ragazzi a partecipare ad incontri sconosciuti, ambigui o addirittura ad alto rischio perchè segreti o riservati».
Premesso che un fondo di verità c'è, nel senso che le comunità sataniche approfitteranno di questa festa per compiere i propri riti, è bene però lasciare le due cose molto suddivise: se alcune persone utilizzano una festa che nulla ha a che vedere con il satanismo, questo non deve far diventare questa festa una festa satanista o un rituale satanista per solo satanici.
Halloween (corrispondente alla vigilia della festa cattolica di Ognissanti) è il nome di una festa popolare di origine pre-cristiana, ora tipicamente statunitense e canadese, che si celebra la sera del 31 ottobre. Tuttavia, le sue origini antichissime affondano nel più remoto passato delle tradizioni europee: viene fatta risalire a quando le popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre, preparandosi la terra all'inverno, era necessario ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda: è questo il periodo di Halloween.
In Europa la ricorrenza si diffuse con i Celti. Questo popolo festeggiava la fine dell'estate con Samhain, il loro capodanno. In irlandese antico Samain significa infatti "fine dell'estate" (Sam, estate, e Fuin, fine[1]). A sera tutti i focolari venivano spenti e riaccesi dal "sacro falò" curato dai druidi a Tlachtga, vicino alla reale Collina di Tara.
Nella dimensione circolare del tempo, caratteristica della cultura celtica, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale che non apparteneva né all'anno vecchio e neppure al nuovo; in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti si assottigliava ed i vivi potevano accedervi.
I Celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi. Da qui l'usanza del trick-or-treat (in italiano "dolcetto o scherzetto?"). Oltre a non temere gli spiriti dei defunti, i Celti non credevano nei demoni quanto piuttosto nelle fate e negli elfi, entrambe creature considerate però pericolose: le prime per un supposto risentimento verso gli esseri umani; i secondi per le estreme differenze che intercorrevano appunto rispetto all'uomo. Secondo la leggenda, nella notte di Samhain questi esseri erano soliti fare scherzi anche pericolosi agli uomini e questo ha portato alla nascita e al perpetuarsi di molte altre storie terrificanti.
Si ricollega forse a questo la tradizione odierna e più recente per cui i bambini, travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano alla porta urlando con tono minaccioso: "Dolcetto o scherzetto?". Per allontanare la sfortuna, inoltre, è necessario bussare a 13 porte diverse.
Il nome "Halloween" deriva da "All Hallows Eve", che vuole dire appunto "Vigilia di tutti i santi", perciò "Vigilia della festa di tutti i santi", festa che ricorre, appunto, il 1° novembre.
La leggenda di Jack-o'-lantern
L'usanza di Halloween è legata alla leggenda di Jack, un pigro ma astuto fattore, sempre propenso a indispettire la gente. Si narra che osò sfidare il diavolo, il quale, terrorizzato, fu costretto a rifugiarsi su un albero. Al fine di impedire che il diavolo discendesse, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, Lucifero avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack. Durante la propria esistenza il fattore,sicuro che non sarebbe andato all'inferno, commise tanti peccati che, quando morì, non andò in Paradiso. Rimasto sulla terra, colse una zucca e vi intagliò un volto,inseritavi una candela, ne fece una lanterna. Cominciò da quel momento a peregrinare senza tregua alla ricerca di un luogo di riposo. Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack, va alla caccia di un rifugio. Gli abitanti di ogni paese sono tenuti ad appendere una lanterna fuori dalla porta per indicare all'infelice anima che la loro casa non è posto per lui.
Un'altra leggenda narra che Jack fosse una persona che beveva sempre, un giorno al bar incontra il diavolo che ad un certo punto si trasforma in una moneta, allora lui la prende; poco tempo dopo muore. Va in paradiso, ma viene cacciato, va all'inferno e viene cacciato per aver preso la moneta e allora prende una rapa, gli fa gli occhi e la bocca e all'interno ci mette dei carboni ardenti e così va in giro da solo illuminandosi la strada. La rapa fu poi cambiata e al suo posto misero la zucca.
Un'altra versione ricollega la storia della moneta al primo Jack che avrebbe posto la moneta (sapendo che era il diavolo) nel portamonete assieme ad una croce d'argento, impedendogli di ritrasformarsi. Tale tradizione riferisce che Jack, rifiutato dal paradiso e presentatosi all'Inferno, venne "cordialmente" scacciato dal demonio ricordandogli il patto e ben felice di lasciarlo errare come anima tormentata. All'osservazione che era freddo e buio, il demonio gli tirò un tizzone ardente (eterno in quanto proveniente dall'inferno) che Jack posizionò all'interno di una rapa che aveva con se.
Provate a chiedere ai bambini di seconda elementare, loro vi sanno spiegare l'origine di questa festa...e voi, se siete cattolici (come me), festeggiate Halloween, andate a chiedere il "Dolcetto o scherzetto" per le case, travestitevi da chi vi pare e divertitevi...di sicuro sarete felici, e non satanisti...