1. Governo Usa complice di al-Qaeda nell'11 settembreLe teorie che contestavano la versione ufficiale su quello che è successo realmente l'11 settembre del 2001 hanno cominciato a circolare quasi immediatamente dopo gli attacchi terroristici. Ad esempio, una rete satellitare araba riferì che 4mila ebrei il giorno degli attacchi non erano andati al lavoro. Molti libri pubblicati nei mesi successivi in Europa e in Medio Oriente ipotizzavano che gli attacchi fossero un'operazione in "falsa bandiera" orchestrata dai neoconservatori al potere a Washington per suscitare un consenso per la guerra in Iraq.
Che dopo un evento tanto catastrofico potesse diffondersi una disinformazione di questo genere era abbastanza prevedibile. La cosa più scioccante è che un recente sondaggio condotto in 17 paesi ha dimostrato che una maggioranza di persone ancora non è convinta delle responsabilità di al-Qaeda.
Molti truthers (come sono stati soprannominati i fautori di questa tesi) contestano altri aspetti della versione ufficiale. Il popolare documentario del 2005 Loose Change sostiene che gli aerei di linea non avrebbero potuto provocare il crollo delle Torri gemelle così come è avvenuto, e che la mancanza di rottami nel Pentagono e nel punto in cui si è schiantato il volo 93 non sono coerenti con quelli che avrebbe dovuto provocare un jet distrutto. La rivista Popular Mechanics ha dedicato un intero numero speciale a smontare queste teorie, ma Loose Change continua a essere popolarissimo, con sequel e spin off che proliferano sulla rete.
La controversia ha colpito questo mese l'amministrazione Obama, quando "lo zar del clima", Van Jones, è stato costretto a dimettersi dopo che era emerso che aveva firmato una petizione per chiedere ulteriori indagini sui retroscena dell'11 settembre. Tra gli altri firmatari figuravano l'ex candidato alla Casa Bianca Ralph Nader, lo storico Howard Zinn e la parlamentare Cynthia McKinney. Anche l'attore Charlie Sheen si è messo in luce come illustre esponente del movimento dei truthers.
La verità
La commissione bipartisan sull'11 settembre ha indagato a fondo su quegli eventi ed è giunta alla conclusione che il responsabile degli attacchi è al-Qaeda. Lo stesso Osama bin Laden ha rivendicato la responsabilità degli attacchi nel 2004, sostenendo che erano una ritorsione per le politiche americane in Medio Oriente.
2. La finanza ebraica ha provocato la crisi finanziaria
Le teorie sull'esistenza di una cricca occulta di banchieri ebrei che controlla il mondo gira da secoli ed è stata usata per giustificare le violenze contro gli ebrei da personaggi di ogni genere, dagli zar russi ai nazisti, fino ad al-Qaeda. Ma la crisi finanziaria globale ha fatto rispuntare fuori queste teorie, stavolta però provenienti da una nuova fonte nuova e inattesa.
L'ultima versione della teoria del banchiere ebreo viene dalla Cina, dove il consulente informatico e storico dilettante Song Hongbing nel 2007 ha pubblicato un libro intitolato Currency Wars. Hongbing sostiene che un piccolo gruppo di banchieri ebrei controlla i sistemi bancari pubblici e privati di tutto il mondo fin dai tempi di Napoleone, e poi prosegue dicendo che questo gruppo non soltanto è stato all'origine del crollo del 1997, ma che adesso ha preso di mira la Cina, incoraggiando Pechino ad aprire il sistema finanziario nazionale e a comprare sempre più bond occidentali, con la consapevolezza che i prezzi sarebbero continuati a scendere.
Il libro è diventato a sorpresa un bestseller nell'autunno di quell'anno, con molti cinesi che lo compravano perché lo vedevano come un metodo per fare più soldi sul mercato azionario (e perché offriva una spiegazione di comodo per il crollo del 1997). Ma dopo la crisi finanziaria mondiale dello scorso anno, e col prezzo traballante dei buoni del tesoro Usa, il libro si è conquistato una nuova legittimità in Cina e sembra che sia stato letto perfino da alcuni degli esponenti del Gotha finanziario.
La verità
Le cause della crisi finanziaria sono una miriade, dall'esplosione della bolla immobiliare alla proliferazione di gruppi d'interesse sovraindebitati nel settore della finanza. Milioni di ebrei hanno perso denaro come chiunque altro.3. Un'élite transnazionale complotta per creare un nuovo ordine mondiale
Molti sospettano da tempo che società segrete come i Massoni o gli Illuminati controllino i governi nazionali da dietro le quinte. Ma la globalizzazione economica degli ultimi decenni, con le organizzazioni transnazionali a cui ha dato vita, ha fatto aumentare più che mai il numero di persone convinte che ci stiamo dirigendo verso un governo mondiale, o che ne esista già uno segreto.
Teorici del complotto come il cineasta e presentatore radiofonico americano Alex Jones sostengono che organizzazioni come la Commissione trilaterale, il gruppo Bilderberg, il Council on Foreign Relations e il Forum economico mondiale sono utilizzate dalle élite per influenzare indebitamente gli eventi mondiali, dalle guerre ai mercati finanziari. Naturalmente queste teorie contengono una piccola parte di verità - in questi eventi, politici e funzionari potenti si incontrano, creano contatti fra di loro e prendono decisioni - e questo non fa altro che rendere ancora più facile ai teorici del complotto formulare tesi clamorose su rituali occulti e controllo delle menti.
I complotti sul Nuovo ordine mondiale hanno fatto capolino sulla scena politica "seria" con la candidatura alla Casa Bianca del parlamentare del Texas Ron Paul. Paul, che ha partecipato come ospite allo spettacolo radiofonico di Alex Jones, si scagliava regolarmente contro il Council on Foreign Relations, agitando lo spettro del "complotto d'idee" che mira alla cessione della sovranità americana, a partire da una presunta "superautostrada del Nafta" che collegherebbe i paesi del Nordamerica in un'unica unità economica. I timori di un governo mondiale sono anche alla base dell'opposizione del Congresso degli Stati Uniti a una serie di trattati dell'Onu come la Convenzione sul diritto del mare. Gruppi nazionalisti sostengono, senza fondamento, che questa convenzione porterebbe a tasse internazionali o addirittura a una forza militare internazionale.
La verità
L'emersione di un'élite di potere globale è un argomento affrontato da molti autori, da Karl Marx fino all'editorialista di Foreign Policy David Rothkopf. Ma se queste élite fossero davvero tanto potenti, sarebbe molto più facile far approvare gli accordi sul libero scambio.
4. Obama non è nato negli Usa e non poteva essere eletto
Con le sue origini razziali miste, familiari sparsi in tre continenti, e la sua strepitosa ascesa, Barack Hussein Obama si è rivelato un bersaglio ideale per i teorici del complotto, che si domandano se non stia nascondendo al popolo americano qualcosa riguardo alla sua vera identità. Durante le primarie democratiche partì sulla rete una campagna d'insinuazioni sul fatto che in realtà Obama sarebbe stato musulmano (fatto un po' strano considerando l'attenzione che parallelamente veniva riservata al suo predicatore, Jeremiah Wright.) Il numero di americani convinti della veridicità di questa teoria non è diminuito dopo la sua elezione e a marzo l'11% dell'opinione pubblica era ancora convinto che il Presidente fosse musulmano, secondo un sondaggio Pew Research. Solo il 48% si dichiarava sicuro che fosse cristiano.
La seconda principale teoria del complotto riguardo a Obama è quella che sostiene che sarebbe nato fuori dai confini degli Stati Uniti, o nel paese natale del padre, in Kenya, o in quello del patrigno, in Indonesia. Nonostante le numerose prove che dimostrano che Obama è nato nelle Hawaii, compreso un certificato di nascita e un articolo su un giornale locale, la teoria non perde colpi. Un sondaggio a luglio mostrava che solo il 77% degli americani (il 42% fra i repubblicani) era convinto che Obama fosse nato negli Stati Uniti.
Le teorie continuano a diffondersi online su siti web di destra come il WorldNetDaily, ma anche personaggi autorevoli del mondo dei media, come il presentatore della Cnn Lou Dobbs, hanno esortato Obama a pubblicare il suo certificato di nascita e a fornire prove del fatto che è nato negli Stati Uniti. Anche se nessun parlamentare ha esplicitamente sottoscritto le teorie dei birthers (così sono chiamati i sostenitori di questa tesi) il repubblicano Bill Posey, della Florida, lo ha fatto implicitamente proponendo una legge che impone ai candidati alla presidenza di produrre un certificato di nascita.
La verità
Barack Obama è nato il 4 agosto 1961 a Honolulu, Hawaii. Diversi suoi parenti sono musulmani, ma lui è un cristiano praticante.5. L'Aids è stato creato dal governo degli Stati UnitiLe teorie del complotto sull'Aids girano almeno da metà anni 80, quando lo screditato professore di biologia della Germania Est Jakob Segal sostenne che era stato creato in un laboratorio governativo degli Stati Uniti. Queste teorie si sono rivelate particolarmente popolari tra gli afroamericani. Un sondaggio del 2005 aveva riscontrato che più del 25% dei neri americani era convinto che il virus fosse stato inventato dal governo americano e diffuso intenzionalmente fra la comunità afroamericana.
C'è anche qualche scienziato eccentrico che sostiene che l'Aids in realtà non sarebbe una malattia provocata da un virus, ma è semplicemente una condizione determinata da fattori legati allo stile di vita, come l'uso di droghe a scopo ricreativo. Nonostante siano state totalmente smontate e screditate, queste teorie sono riuscite a guadagnarsi il consenso di numerosi supporter d'alto profilo, tra cui l'ex presidente sudafricano Thabo Mbeki che sostiene da anni che le tesi predominanti a livello mondiale sull'Aids sono sbagliate e che la malattia è causata dalla povertà e dalla scarsa igiene, non dalla trasmissione sessuale.
Il suo ministro della Sanità, Manto Tshabalala-Msimang, esortava le persone colpite dall'Aids a mangiare aglio e barbabietole. Il successore di Mbeki, Jacob Zuma, alla fine ha licenziato Tshabalala-Msimang, ma se pensate che sia meglio informato sulla malattia vi sbagliate: una volta ha sostenuto di aver prevenuto l'Aids facendosi la doccia dopo aver fatto sesso.
La verità
Montagne di dati scientifici dimostrano che il virus Hiv/Aids si trasmette attraverso lo scambio di fluidi corporei tra esseri umani. Gli scienziati sono convinti che il virus sia nato in Africa all'inizio del XX secolo.
La spiegazione data è poco illuminante e troppo sintetica per problemi e "complotti" di questa dimensione. Cercherò di fornire in un successivo articolo dei siti in cui le tesi di complotto vengono discusse più attentamente e scientificamente.
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