giovedì 24 settembre 2009

Bisognerebbe far guardare questa pubblicità al Vaticano..magari capiscono che il sesso prima del matrimonio ha un senso



Un modo semplice e simpatico per esprimere la mia idea riguardo questa storia: perchè proibire e condannare il sesso pre-matrimoniale, detto poi da persone che non lo hanno mai fatto (quindi con che esperienza parlano)?? Se due persone si amano, è giusto che esprimano il loro amore anche e soprattutto attraverso il sesso, questa parola che sembra quasi una bestemmia.
L'unione fatta con il matrimonio deve essere un coronamento di tutto questo, che, anche con il sesso, è chiamato amore.



Ps: A tutti quelli che creano le pubblicità italiane consiglio di andarsi a vedere quelle che trasmettono all'estero, magari imparano qualche cosa

3 commenti:

KL ha detto...

L'argomento è spinoso.
La scelta di vivere il matrimonio cristiano e la castità ha delle fondamenta in un percorso spirituale molto complesso, che nei corsi di preparazione al matrimonio viene affrontato in modo particolareggiato.
Assolutamente non condanno questo tipo di atteggiamento, che se ben vissuto, penso sia anche di buono stimolo per una vita insieme ricca di soddisfazioni e ben calibrata.

Il sesso prematrimoniale, il sesso in generale, è qualcosa di intrinsecamente incerto.
Come tutte le relazioni non sancite da un vincolo divino, d'altra parte.

Difficile giudicarne una più o meno eticità o giustizia morale.

Secondo me, il concetto del sesso si può tranquillamente riassumere in un enunciato che avevo letto scritto da un pensatore contemporaneo.
"If you're not mature enough to have children, than you're not mature enough to have sex"
Che si traduce con:
"se non sei abbastanza maturo per avere dei bambini, allora non sei abbastanza maturo per fare sesso".

Il sesso, definito come "rapporto completo" secondo me trascende un po' i concetti di matrimonio e legame per forza di cose, ma la sua forza spirituale implica un unione che richiede una certa maturità.

Farlo prima di tale maturità è abbastanza rischioso, non necessariamente "sbagliato", ma rischioso si.
E le cose fatte con una percentuale di rischio vengono automaticamente fatte con una percentuale di paura, e tale paura genera sentimenti negativi, piccole ansie che si riflettono su un rapporto vissuto in modo acerbo.

Il sesso va vissuto con una certa gradualità di fondo, come tutte le cose.
Naturalmente tale discernimento avviene con l'esperienza, e farne un po', tecnicamente non guasta.

P.S.
Ci tengo a precisare che la castità prematrimoniale è intendibile anche solo tra i futuri coniugi, e inoltre nulla toglie la possibilità che un prete possa aver avuto esperienze di sessualità prima di prendere gli ordini.

KL ha detto...

aggiungo inoltre che la sessualità in quanto "conoscenza dell'altro sesso", in un atto di unione, prevede necessariamente secondo me una conoscenza, appunto a livello spirituale-sessuale-fisico, di se stessi.

La crescita individuale nell'età della pubertà e della giovinezza fino alla prima età adulta presuppone dei cambiamenti che necessariamente si ripercuotono sulla vita sessuale.

Attenzione pertanto ad avere rapporti troppo "acerbi", perchè in questa fase di crescita eventi psicologici "traumatici" (in tutti i sensi) come il sesso (la "prima volta") portano a cambiamenti radicati nell'io della persona.

La prima volta ha dunque importanza spirituale-fisica ma anche educativa, e va vissuta con preparazione e grande senso della situazione.

Attenzione a non prendere sottogamba una cosa così importante e bella come il sesso.

Non buttiamoci via e non buttiamo via le esperienze...
D'altronde, di vita ne abbiamo una sola, almeno finchè non diventiamo indù!^^

L'argomento necessita sicuramente di approfondimenti.

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

ahhhahha Kulz nooooo....non ho letto quello che hai scritto (ma lo leggerò :D) peròòò dai era per commentare ironicamente il video ahhahah